ernia inguinale

Sono sicuro di avere un’ernia inguinale. Devo per forza operarmi? Posso fare sport?

Le ernie inguinali rappresentano circa il 75% di tutte le ernie addominali. Basti pensare che ogni anno negli Stati Uniti vengono eseguiti più di 700.000 interventi chirurgici per ernia inguinale. Sono più frequenti nel sesso maschile.

Anatomicamente l’ernia inguinale non è altro che la dislocazione dei visceri contenuti nell’addome o del solo peritoneo attraverso un orifizio e/o un difetto di quella regione della parete addominale che prende il nome di “regione inguinale” che si trova situata lateralmente al tubercolo pubico (il pube) al di sopra dell’inguine.

Le cause della sua insorgenza sono fondamentalmente da ricondurre ad una serie di fattori riconducibili all’invecchiamento fisiologico delle strutture muscolo – connettivali che costituiscono quella zona addominale che negli anni viene sottoposta a sforzi fisici intensi e reiterati. Spesso è asintomatica e gli unici disturbi riferiti sono rappresentati da un senso di peso che può spesso associarsi a comparsa di una tumefazione “a calotta” in genere dopo stazione eretta prolungata (spesso la sera dopo un’intensa giornata di lavoro) o dopo sforzi fisici prolungati e continui.  Soprattutto negli sportivi, l’ernia inguinale viene confusa con la classica e maldefinita “pubalgia”. In questi casi la visita di uno specialista è fondamentale per dirimere gli eventuali dubbi.

Ma le problematiche legate all’avere un’ernia inguinale sono dovute alle possibili complicanze che a volte sono serie ed impongono il ricovero con intervento chirurgico spesso in urgenza con un rischio elevato per il paziente. Infatti se attraverso l’orifizio erniario si impegna (fuoriesce) un’ansa intestinale e se questa rimane incarcerata, si ha il quadro della cosiddetta “ernia strozzata”. L’ansa intestinale incarcerata andrà incontro a sofferenza vascolare con edema e con un quadro di occlusione intestinale, fino alla necrosi con perforazione del tratto di intestino interessato, peritonite e necessità di un intervento chirurgico immediato, indifferibile.

Per questo motivo, nel sospetto di un’ernia inguinale,  è necessario sospendere l’attività sportiva e gli sforzi fisici, infatti  si tratta di una patologia benigna ma che può avere complicanze anche gravi per il paziente se trascurata e sottovalutata.

Il consiglio per tutti coloro che hanno il sospetto o la certezza di avere un’ernia inguinale, è quello di sottoporsi innanzitutto ad una visita chirurgica specialistica prima di eseguire qualunque indagine strumentale. Il chirurgo esperto, già con la visita e l’esame obiettivo potrà fare diagnosi e consigliare il paziente per l’eventuale trattamento chirurgico che da tanti anni oramai si avvale dell’uso di reti protesiche che hanno ridotto quasi completamente il rischio di recidive.

E’ un intervento che si esegue in day surgery, pertanto non è necessario il ricovero. E’ solo indispensabile un breve periodo di convalescenza e riposo ( 2 – 3 giorni) e  la ripresa dell’attività lavorativa avviene già dopo una settimana, mentre l’attività sportiva è consigliabile dopo 20 giorni dall’intervento.

 


Dott. Stefano Arcieri

Chirurgo, Proctologo

Via Bradano 30, Roma

Via di Trasone 61, Roma

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