Dieci punti fermi per prevenire il contagio da Coronavirus nei luoghi di passaggio. A mettere a punto il manifesto, che ha raccolto l’adesione degli ordini professionali medici e delle principali società scientifiche e associazioni professionali, oltre che della Conferenza Stato Regioni, sono stati l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute, che mettono a disposizione un depliant da diffondere in rete.
«Seguire le misure raccomandate, a partire dal lavaggio delle mani, ci aiuta a prevenire questa e anche altre patologie infettive – commenta il Presidente dell’ISS Silvio Brusaferro –. Il decalogo rappresenta anche un bell’esempio di come istituzioni e professionisti garantiscano risposte unitarie ad una possibile minaccia per la nostra salute».
IL DECALOGO
1. Lavati spesso le mani
2. Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
3. Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani
4. Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci
5. Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
6. Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
7. Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate
8. I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
9. Chiama il Numero Verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di quattordici giorni
10. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus
A conclusione di una riunione operativa che si è tenuta sabato 22 febbraio a Marghera (Venezia), il Governatore del Veneto Luca Zaia ha dichiarato che la prossima settimana le università presenti nella regione saranno chiuse, e in serata il Governo ha adottato un decreto legge per contenere i focolai di contagio da coronavirus in Italia, con l’isolamento dei comuni colpiti dall’infezione. Il decreto prevede: “Divieto di allontanamento dal Comune o dall’area interessata da parte di tutti gli individui comunque presenti nel comune o nell’area”; “divieto di accesso al Comune o all’area interessata”; “sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in un luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico”.
Tra gli altri provvedimenti anche “la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, salvo le attività formative svolte a distanza”, la “sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei”, quella “di ogni viaggio d’istruzione, sia sul territorio nazionale sia estero”, e “l’applicazione della misura della quarantena con sorveglianza attiva fra gli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusa”. Chi violerà le disposizioni del decreto rischia fino a 3 mesi di carcere.
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