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Il trattamento della calvizie (l’autotrapianto di capelli)

La perdita fisiologica dei propri capelli (calvizie andro-genetica) interessa circa il 50% degli individui maschi tra i 20 e i 50 anni e questa percentuale aumenta con l’invecchiamento. Anche le donne perdono i capelli: circa il 25% nell’ età fertile e oltre il 50% dopo la menopausa.

Il cambiamento estetico che ne deriva può provocare grave disagio psicologico.
Non esistono cure in grado di far ricrescere i capelli, anche se negli ultimi anni l’ utilizzo del PRP (plasma ricco di piastrine) ha consentito ottimi risultati nei capelli sottili e miniaturizzati.

Il rimedio NATURALE E DEFINITIVO per la calvizie andro-genetica è chirurgico e CONSISTE nell’intervento di autotrapianto di bulbi piliferi AD UNITA’ FOLLICOLARI

Una visita preliminare consente di discriminare tra la fisiologica perdita dei capelli (calvizie androgenetica) e forme di alopecia (area celsi, telogen effluvium e altre) legate a malattia e come tali suscettibili di altri trattamenti.

La scala di Hamilton illustra i differenti quadri morfologici di calvizie andro-genetica maschile:

scala di Hamilton

calvizie andro-genetica femminile

Esiste anche una calvizie andro-genetica femminile, più rara e di aspetto differente (diradamento diffuso, attaccatura anteriore dei capelli conservata).

Sia nell’uomo che nella donna il diradamento riguarda le aree anteriori e centrali del capillizio, mentre nelle zone posteriori e laterali i capelli non sono soggetti a caduta e permarranno anche nei casi più estremi.

L’intervento consiste nel prelievo di bulbi piliferi dalla regione posteriore del capillizio, dove i capelli non sono soggetti a caduta, e nel trapianto degli stessi nelle zone più anteriori, diradate o calve.

Prelievo di bulbi piliferi

Detto intervento si effettua in Day-Hospital ed in anestesia locale.

Viene asportata dalla zona occipitale una striscia di cuoio capelluto larga 1-2 cm., contenente i bulbi piliferi. Detta striscia viene frammentata in porzioni piccole e piccolissime (mini-innesti ed unità follicolari) contenenti da 1 fino a 5 capelli. Gli innesti più piccoli verranno utilizzati per la ricostruzione in modo assolutamente naturale della zona anteriore.

Vengono effettuati piccoli fori del diametro di 1-1,5 mm circa nella zone da rinfoltire ed in essi inseriti i microinnesti. L’intervento dura circa 3 ore; non è doloroso, ma se il paziente lo richiede può essere effettuata una blanda sedazione. Al termine la cute viene detersa con cura e il paziente torna al proprio domicilio senza alcun bendaggio. Effettuerà delicati lavaggi nei giorni successivi con prodotti appositamente studiati per tenere pulito il capillizio, senza irritarlo.

La ricrescita dei capelli avverrà gradualmente a partire dai 3-4 mesi successivi all’intervento e poi regolarmente per la lunghezza di 1 cm al mese, senza caduta.

Prima

Dopo

Non rimarranno cicatrici. Solo in regione occipitale, dove è stato effettuato il prelievo residuerà una linea cicatriziale molto sottile, nascosta dai capelli vicini.

IN CONCLUSIONE

L’utilizzo di questa tecnica ad innesti molto piccoli, consente una ricostruzione assolutamente NATURALE, al punto che non ci si accorgerà che si è stati operati.
Inoltre il risultato è DEFINITIVO in quanto si trapiantano capelli non soggetti a caduta.


Dott.Massimo Maspero
Specialista in chirurgia plastica ed estetica

Ospedale San Raffaele Resnati
Via Santa Croce, 10a – 20122 – Milano
Centro Polispecialistico 4C
Via Vittor Pisani, 14 – 20124 – Milano
Studi Medici Vercelli
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