La Stanchezza cronica nota con il termine di Sindrome da fatica Cronica (CFS) per descrivere un soggetto che soffre di esaurimento fisico grave anche quando la fatica oggettiva è modesta. Malgrado i dubbi di un numero limitato di professionisti, tale sindrome esiste effettivamente e, come sanno molti di coloro che ne sono affetti, può risultare gravemente invalidante. I sintomi principali sono costituiti da affaticamento persistente e profondo che riduce drasticamente la capacità di chi ne soffre di compiere attività quotidiane. La spossatezza è associata a disturbi della memoria e della concentrazione nonché a innumerevoli altre manifestazioni, tra cui cefalea, insonnia, faringite, dolore muscolare e articolare, e non solo.
Diagnosi
La sindrome da stanchezza cronica viene diagnosticata per esclusione. La diagnosi differenziale viene effettuata soprattutto dopo aver eseguito indagini che escludano altre patologie quali: malattie renali ed epatiche, malattie autoimmuni, difetto ormonali e depressione. Una volta escluse queste patologie si diagnostica la CFS se sono presenti almeno quattro dei sintomi correlati per almeno sei mesi. La CFS non implica una causa in particolare. Non deve essere considerata come un unica malattia perché ha tante cause. E’ necessario considerare la persona nel suo insieme e trattare la malattia in modo olistico.
I tre maggiori sintomi della CFS
fatica;
dolore muscolare;
nebbia al cervello.
I sintomi più comuni:
– disfunzioni cognitive: nebbia al cervello, incapacità di concentrarsi, facilità a dimenticare le cose, incapacità di comprendere o memorizzare ciò che si è letto, incapacità di fare semplici calcoli mnemonici, difficoltà a trovare le parole;
– stress cronico, irritabilità, ansietà, attacchi di panico, dovuto ad uno stress inesorabile alle ghiandole surrenali;
– palpitazioni, battito irregolare, pressione bassa, senso di vertigine ed improvviso cambiamento di postura dovuti a stress ossidativi del sistema cardiovascolare;
– depressione, cambiamento di umore, variazioni della personalità, perdita di memoria importante, dovuta alla distruzione dei neurotrasmettitori;
– dolore muscolare è il sintomo più significativo, accompagnato da noduli muscolari doloranti, al collo, tra le scapole, lungo la spina dorsale, le anche e le cosce;
– disturbi della vista: offuscamento, sensibilità alla luce, dolore agli occhi, necessità di frequenti prescrizioni per cambiare gli occhiali;
Purtroppo per ora non vi è alcun farmaco in grado di guarire definitivamente la malattia, anche se spesso i pazienti possono trarre dei benefici da interventi farmacologici (antivirali, corticosteroidei, immunomodulatori, integratori, ecc.) e da modifiche dello stile di vita, portando anche qualcuno alla guarigione e un discreto altro numero a miglioramenti significativi della sintomatologia.
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