L’acqua è l’elemento fondamentale per la salute dell’uomo, il cibo principe che non va mai trascurato per il benessere dell’organismo.
L’acqua è la componente principale e fondamentale di tutti gli essere viventi e nell’uomo raggiunge percentuali che si aggirano almeno intorno al 65% fino al 75-80% nei neonati; una perdita di liquidi pari al 10% del volume complessivo portano a seri deficit nell’attività fisica e mentale.
Un uomo può rimanere anche 40 giorni senza mangiare, ma solamente 3 senza bere! L’acqua è essenziale per le funzioni digestive e di assimilazione degli alimenti. Aiuta a regolare la temperatura corporea e a disperdere il calore tramite la sudorazione prevenendo gravi danni.
Funge da protezione per il cervello e il midollo spinale agendo da cuscinetto.
L’acqua benefica deve essere sempre fresca, abatterica, ed areata o dinamizzata (è questa una definizione standard).
E’ quindi necessario che non sia ristagnante o che non sia rimasta ferma per molto tempo, in questo modo sarà molto digeribile.
L’efficacia del sistema immunitario dipende dall’acqua, in quanto la mancanza di acqua impedisce l’operatività del sistema immunitario o meglio diminuisce in modo esponenziale la capacità di combattere i vari virus, batteri, germi, inquinamenti, cibi non buoni per quell’organismo ecc. Emblematico è la debolezza che si sente, quando la diarrea ci spossa, proprio per la perdita di molta acqua e di sali minerali.Bere nel modo giusto ha vantaggi che sono assolutamente inimmaginabili
Ecco perché Il 22 Marzo ricorre la giornata mondiale dell’Acqua, giunta quest’anno alla 25° edizione, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992.
Si stima che sul nostro pianeta siano presenti circa 1,4 miliardi di chilometri cubi d’acqua. Di questi il 97,5% è composto da acqua salata. Di quel che ne resta, il 70% circa si trova allo stato solido e costituisce i ghiacci polari. Quello che rimane sono, all’incirca, 10 milioni di chilometri cubi di acqua dolce presenti nelle falde sotterranee di tutto il mondo. Potrebbero sembrare tanti, non è così: ad oggi gli sprechi sono molti e non si hanno ancora, nella maggior parte dei casi, le infrastrutture atte e adatte al recupero e riuso delle acque di scarico.
Proprio per questo motivo, quest’anno, l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha voluto porre un’attenzione particolare nei confronti delle acque reflue. Risulta evidente come una riorganizzazione dei sistemi di gestione e un riammodernamento o la creazione, laddove necessario, di reti idriche efficienti siano indispensabili per il raggiungimento, entro il 2030, degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile redatti dalle stesse Nazioni Unite nel 2015.
Sono molte anche le iniziative in tutta Italia. Secondo una ricerca dell’Istat, circa il 30% delle famiglie italiane non “si fida” a bere l’acqua del rubinetto. L’erogazione dell’acqua nelle abitazioni è stata indicata come irregolare dal 9,2% delle famiglie. Sulla mancanza di fiducia a bere acqua di rubinetto la quota più bassa di famiglie si registra al Nord-est, la più alta nelle isole (52,2%). A livello regionale, la sfiducia è molto elevata in Sardegna (60,3%), Calabria (49,4%) e Sicilia (49,4%).
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